Pensavamo che dopo un accordo senza anticipo salariale, unico caso d’Italia nel settore, il peggio si era ormai visto alla Sacal. Invece no. Succede, infatti, che a valle dell’accordo sulla cassa integrazione, alle lavoratrici addette alla pulizia per avere una proroga di soli due mesi, prima di esternalizzare il servizio, viene chiesto di rinunciare a tutti i diritti di natura risarcitoria, economica e contrattuale, esercitando in tal modo una obbrobriosa ed inaccettabile pressione sulla loro necessità di lavoro (si veda l’allegato)… CONTINUA A LEGGERE SU REGGIOTV