Torna finalmente in presenza l’appuntamento con Riciclo Aperto, l’evento dedicato alla filiera del riciclo di carta e cartone che durante la pandemia da Covid-19 si è tenuto in diretta streaming nazionale.
Per il 13° anno consecutivo Ecoross, tra gli oltre 100 siti in tutta Italia, aderisce all’iniziativa organizzata da Comieco (il Consorzio Nazionale per il Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica) in collaborazione con la Federazione Carta e Grafica, Assocarta, Assografici e Unirima, e con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e Anci.
Sono quattro i giorni – dal 18 al 21 aprile – dedicati ad illustrare la virtuosa filiera del riciclo della carta e del cartone nell’ambito dell’iniziativa giunta quest’anno alla 22°esima edizione. Presso l’impianto Ecoross sono attesi circa 400 studenti, provenienti da scuole del comprensorio, che avranno modo di osservare da vicino dove vanno a finire e come vengono lavorati gli scarti dopo il conferimento e la raccolta. Proprio i giovani, ai quali è rivolta anche l’iniziativa Ecoross Educational portata avanti da anni dall’azienda, sono il punto di partenza per un rinnovamento ambientale in quanto propulsori di buone pratiche apprese anche, e soprattutto, a scuola.
Riciclo Aperto è un’occasione preziosa, che apre le porte degli impianti per constatare la continuità esistente tra il lavoro di differenziazione dei rifiuti, che i ragazzi mettono in pratica nelle proprie case e negli ambienti scolastici, e ciò che avviene negli impianti di gestione e smaltimento prima di essere avviati al recupero e al riciclo presso i vari Consorzi. Obiettivo di Ecoross è dunque la costruzione di una comunità ecologica, consapevole della necessità di tutelare e preservare la natura e delle potenzialità dei rifiuti che si trasformano in risorse. In maniera sinergica, operatori ecologici, aziende, abitanti e istituzioni riproducono l’ordine armonico della natura: tutto torna alla propria origine, la carta alla carta, la plastica alla plastica, e così via. I ‘’piccoli’’ cittadini dopo averlo imparato e messo in pratica nel quotidiano, saranno testimoni visivi del grande processo di salvaguardia a cui contribuiscono, perché un cambiamento collettivo non può prescindere dall’individuale.