Il sindaco Capalbo: fondamentale promuovere l’alfabetizzazione digitale per proteggere i nostri giovani e prevenire episodi di bullismo, diffamazione e furto d’identità.
ACRI (Cs) – Un’intera comunità sconvolta da un evento di inaudita gravità. Nelle ultime ore è emersa una vicenda scioccante che ha coinvolto oltre 200 minori, vittime di manipolazione digitale a sfondo sessuale attraverso la tecnica del deepfake. Le immagini e i video alterati sono stati diffusi in rete, causando sgomento e indignazione tra le famiglie e i cittadini del territorio.
Secondo le prime ricostruzioni, circa 1200 immagini sarebbero state modificate tramite software basati sull’intelligenza artificiale, sovrapponendo i volti di ragazzi e ragazze inconsapevoli a contenuti di natura esplicita. La scoperta del caso è avvenuta per puro caso, quando un genitore si è imbattuto online in un’immagine manipolata con il volto della propria figlia. Immediata la denuncia alle autorità, che ha dato il via a un’ondata di segnalazioni da parte di altri genitori.
Le forze dell’ordine, con il supporto di unità specializzate nel settore informatico, stanno conducendo un’indagine per individuare i responsabili di questo utilizzo distorto e criminale della tecnologia.
Il Sindaco di Acri, Pino Capalbo, ha espresso la propria preoccupazione e condanna: “Ciò che sta emergendo rappresenta un fatto gravissimo. Chi ha commesso un tale reato deve essere scoperto e sanzionato. L’uso dell’intelligenza artificiale, se non accompagnato da un’adeguata educazione digitale, può trasformarsi in uno strumento pericoloso. È fondamentale promuovere l’alfabetizzazione digitale per proteggere i nostri giovani e prevenire episodi di bullismo, diffamazione e furto d’identità.”
Capalbo ha inoltre sottolineato il ruolo cruciale della scuola nel sensibilizzare gli studenti all’uso responsabile dell’IA: “Gli istituti scolastici devono fornire agli studenti una conoscenza critica delle nuove tecnologie, insegnando loro le opportunità che offrono, ma anche i pericoli derivanti da un uso sconsiderato e poco consapevole.”
Anche le associazioni locali, come la Fidapa, hanno preso posizione sulla vicenda, dichiarando in una nota: “Ciò che è accaduto non può lasciarci indifferenti. La nostra associazione, impegnata nella tutela della dignità umana, sostiene le vittime di questa grave violazione della libertà.”
L’intera comunità di Acri si stringe attorno alle vittime e alle loro famiglie, inviando un messaggio di vicinanza e solidarietà: “Non siete sole.”
Le istituzioni e le forze dell’ordine proseguiranno il loro lavoro per assicurare giustizia e garantire un utilizzo sicuro e consapevole delle tecnologie digitali.