Cosenza si prepara ad accogliere la quinta edizione dell’Aghia Sophia Fest, che il 27 e 28 giugno trasformerà i Bocs Art in un laboratorio di idee, musica e creatività. Il tema di quest’anno, “Perdere il controllo”, invita il pubblico a lasciarsi trasportare da incontri e performance che esplorano i limiti della percezione e della libertà espressiva.
Ad aprire il festival sarà un momento di grande intensità emotiva: la presentazione di Stellose Creazioni, il libro di poesie di Salvatore “Uccello” Iaccino. Un omaggio a un autore che ha saputo raccontare l’anima più autentica della poesia con sensibilità e profondità.
Tra gli ospiti più attesi della prima giornata spicca Franco “Bifo” Berardi, filosofo e teorico dei media, che porterà il pubblico in un viaggio attraverso il caos e l’automa, immaginando il futuro della società tecnologica. Ad affiancarlo, la stand-up comedian queer Simonetta Musitano, pronta a scuotere il pubblico con la sua ironia tagliente e la sua visione senza compromessi.
Non mancherà un toccante tributo musicale: Come un cammello in una grondaia, un omaggio a Franco Battiato, condotto da Bonzo & Belmonte, per celebrare il genio e la sensibilità di uno dei più grandi artisti della musica italiana.
La seconda giornata vedrà la presenza di due figure fondamentali del pensiero e della controcultura: il Collettivo Ippolita e Marco Philopat, che discuteranno di hacking del sé e nuove forme di resistenza digitale. Sul versante musicale, il festival accoglierà il release party di Bassoprofilo e il live degli Auroro Borealo, band capace di unire ironia e sonorità coinvolgenti.
Un momento speciale sarà dedicato a Franco Piperno, protagonista dell’omaggio Orientarsi con le stelle, insieme ad Angelo Mendicelli, per riscoprire il suo pensiero e il suo ruolo nel panorama intellettuale italiano.
L’Aghia Sophia Fest 5 sarà anche uno spazio di esplorazione artistica continua, con installazioni come Strade perdute, ispirata all’universo di David Lynch, e un mercatino fuori controllo, perfetto per chi ama le atmosfere indipendenti.
Ancora una volta, il festival conferma la sua vocazione a essere un punto d’incontro tra arte, riflessione e provocazione, mantenendo vivo il fermento culturale nel cuore di Cosenza Vecchia.