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domenica, Marzo 16, 2025

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AndiamoInBici#2 La Ciclovia dei parchi

di Mark62

Viaggiare in sella ad una bici è un modo diverso di scoprire il paesaggio, un muoversi diversamente, almeno per le nostre latitudini, visto che in Europa e al nord Italia il cicloturismo è un fenomeno consolidato ormai da tempo.

Con i suoi 545 km e 10mila metri di dislivello è diventata in pochi anni la punta di diamante del Turismo Outdoor del meridione

Questa forma di turismo sostenibile è esplosa da un po’ di anni anche nella nostra regione e la Ciclovia dei Parchi ne è la sua massima espressione, grazie ad essa molti sono i turisti italiani e non che stanno riscoprendo l’entroterra del territorio calabrese.
Con i suoi 545 km e 10mila metri di dislivello è diventata in pochi anni, anche grazie ad un ottimo lavoro di comunicazione, la punta di diamante del Turismo Outdoor del meridione, forte anche dei due riconoscimenti ricevuti a livello nazionale: l’Italian Green Road Award nel 2021 e l’Oscar dell’ecoturismo 2024 di Legambiente.

Passo dello Scalone (Cs)

La Ciclovia, tengo a sottolineare, non è una ciclabile in sede propria costruita ex novo, ma una strada preesistente a basso regime di traffico automobilistico, che unisce i tre parchi nazionali calabresi (Pollino – Sila – Aspromonte) più il parco regionale delle Serre Vibonesi.
Sono state utilizzate una serie di strade provinciali e ciò ha permesso di sviluppare un’infrastruttura con una bassa spesa creando le condizioni per attenzionare meglio la manutenzione di strade altrimenti trascurate, con un valore aggiunto per le comunità locali e per gli operatori del settore che con la destagionalizzazione dei flussi turistici hanno visto registrare presenze in periodi in cui erano vicine allo zero.

consiglio di organizzare il viaggio e visitare due parchi in dieci giorni rispetto a farne velocemente quattro nei dodici giorni canonici

Tanti i segnali stradali col logo della CdP, anche troppi ,in alcuni tratti, se non addirittura superflui ma comunque tali da far sentire sempre in sicurezza e tranquillità chi pedala e non conosce i luoghi.

Al sorgere di un sole invernale a Campotenese – Pollino


La maggior parte degli utenti che arrivano da fuori regione preferiscono arrivare con i mezzi pubblici, il treno in primis, pochi in aereo, molti con trasporto su gomma, mentre l’auto propria viene preferibilmente scartata dal cicloturista, ragione principale è che lasciare il mezzo a Laino, punto di partenza ed arrivare a Reggio Calabria, punto di arrivo, renderebbe difficile se non improbabile e oneroso il recupero del mezzo.
Il modo di gran lunga preferito dai più che raggiungono la Calabria per pedalare sulla Ciclovia dei Parchi e arrivare in treno a Scalea e mettersi subito in sella verso Mormanno attraverso la bellissima strada SP3, che costeggia le gole del Fiume Lao (ne parleremo nella prossima rubrica) per raggiungere la Ciclovia.

Ciclabile su ex Ferrovia F.C.L. Cmpotenese – Morano Calabro (Cs)


Vista la vastità dei punti di interesse naturalistici, storico-architettonici e anche i numerosi incontri di ospitalità con la popolazione calabrese, consiglio di organizzare il viaggio e visitare due parchi in dieci giorni rispetto a farne velocemente quattro nei dodici giorni canonici, si gusterà meglio il paesaggio e si ripartirà con la voglia di ritornare.
Partendo da queste considerazioni, i prossimi appuntamenti della nostra rubrica saranno incentrati sulle vie di collegamento che dalle zone costiere o dalle grosse vie di comunicazione portano alla C.d.P.

Alla prossima settimana e sempre in sella e pedalare!

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