“Il Servizio Sanitario Nazionale sta affrontando una crisi senza precedenti: ogni anno perdiamo oltre 10.000 infermieri, tra pensionamenti e dimissioni, e troppi giovani scelgono altre strade. Risultato? Meno assistenza per tutti, carichi di lavoro insostenibili e riforme a rischio”. Così la Fondazione Gimbe, in una nota.
“Oggi – continua la nota – un quarto degli infermieri dipendenti del SSN è vicino alla pensione, mentre uno su sei lavora al di fuori del sistema pubblico. Gli stipendi restano tra i più bassi d’Europa, rendendo la professione sempre meno attrattivaper le nuove generazioni. Non a caso, negli ultimi anni il numero di iscritti ai corsi di laurea in Scienze Infermieristiche è crollato e oggi i nuovi laureati non bastano a coprire il fabbisogno”.
“Se non si interviene subito con aumenti salariali – conclude il Gimbe -, incentivi e migliori condizioni di lavoro, la sanità pubblica rischia di non reggere. Il PNRR ha previsto una riforma per potenziare l’assistenza sul territorio, ma senza infermieri sarà impossibile realizzarla”.