Buongiorno amici, che momento particolare stiamo vivendo!!! Se fosse stato un anno come gli altri io sarei stata in viaggio con i miei bimbi curiosi, con i turisti arrivati fin quaggiù da ogni parte d’Italia, ma purtroppo non lo è, allora sono qui in compagnia dei miei ricordi… E’ talmente tanta però la voglia di “girovagare”, ”raccontare”, “emozionare” che da oggi, se vi va, lo farò con voi…
La nostra Calabria è una terra davvero “speciale”, ricca di contrasti, io amo definirla “maledetta quanto meravigliosa”, capace di farti arrabbiare ma anche e soprattutto di affascinare, coinvolgere, lasciare senza fiato. Tanti viaggiatori l’hanno attraversata ognuno di loro ha portato con se un ricordo diverso, Guido Piovene nel suo “Viaggio in Italia” scrisse : “la Calabria sembra essere stata creata da un Dio capriccioso che, dopo aver creato tanti mondi, si è divertito a mescolarli insieme”. Descrizione che fotografa in maniera perfetta un mosaico di storia, architetture, paesaggi, uomini… E’ questa la nostra terra ed io insieme a voi voglio provare a ricomporre questo variegato “puzzle”, intraprendendo un “nuovo” viaggio di scoperta…
Ho scelto di partire dalla mia città Cosenza, l’antica, fiera e nobile “ Atene della Calabria”. Siamo nell’entroterra, nella lussureggiante Valle del Crati, come la descrive Cesare Malfica “biancheggiante, tutta irradiata dal sole, siede regina del Vallo”, ed è proprio così che ci appare dall’alto del colle Pancrazio, con il suo elegante centro storico che degrada verso le sponde dei fiumi Crati e Busento. Quassù da secoli, maestoso e vigile, il Castello Normanno-Svevo a presidio del territorio. Arrivarono qui i Brettii nel IV sec a.C. e qui fondarono la loro Metropoli. Così come oggi, da quassù, perdevano lo sguardo sulle verdi montagne della “Magna Sila”, sulla catena dell’Appennino che preclude la vista sul mar tirreno e, laggiù all’orizzonte, sulle maestose vette del Pollino. Tutti i popoli che si avvicendarono vollero qui un avamposto militare, fino all’arrivo di Federico II di Svevia che realizzò, sui resti di una torre normanna, il suo Castello nel XIII sec. Una fortezza imponente, robusta, con ampie sale e torri svettanti.
Muovendoci tra il centro storico e la città nuova ammiriamo l’elegante Piazza XV marzo, palcoscenico dei moti rivoluzionari del XV marzo del 1844, circondata da splendide architetture: il Teatro Rendano, unico Teatro di Tradizione in Calabria, l’elegante Palazzo del Governo, la Biblioteca Civica che ospita al suo interno l’antica Accademia Cosentina.
Al centro della piazza il monumento a Bernardino Telesio, il più illustre figlio della nostra città, “il primo degli uomini nuovi” così come lo definì Bacone. Attraversando il centro storico arriviamo alla splendida Cattedrale medievale, custode di importanti opere d’arte tra tutte la preziosa icona della Madonna del Pilerio, patrona della città. Raggiungendo la confluenza dei fiumi, un moderno Monumento bronzeo rievoca la legenda del Re Barbaro Alarico. Ancora Chiese, antichi palazzi e Musei, custodi della storia della nostra terra.
Dal Museo dei Brettii e degli Enotri, nel Complesso monumentale di Sant’Agostino, alla Galleria Nazionale di Palazzo Arnone, che conserva opere d’arte capaci di raccontare l’evoluzione della produzione artistica meridionale dal ‘400 ai giorni nostri. Il nostro sguardo continua a stupirsi lungo il Museo all’aperto, “MAB”, straordinaria intuizione realizzata grazie alle donazioni di Carlo ed Enzo Bilotti, interessanti opere d’arte contemporanea, da Dalì a De Chrico, da Amedeo Modigliani al calabrese Mimmo Rotella.
Ecco amici, è questa oggi la mia città, gelosa custode di un glorioso passato e con occhi pieni di speranza proiettata al futuro…
La nostra passeggiata finisce qui ma vi aspetto presto per un nuovo viaggio insieme, e se c’è un posto dove vi piacerebbe “andare” suggerite pure…
Ida Luigia Tedesco – Guida turistica abilitata Calabria
Foto di: Alessandra Scanga
LODEVOLE INIZIATIVA E SEMPRE BRILLANTE, PROFESSIONALE E COMPETENTE LA DOTT. TEDESCO…COLGO L’OCCASIONE PER UNA RICHIESTA: PARECCHI ANNI FA (CIRCA 30) SONO STATO IN VACANZE A SIDERNO…HO POTUTO AMMIRARE COSI’ LUOGHI MAGICI E MISTERIOSI COME MONASTERACE, STILO, LOCRI, GERACE, SQUILLACE E REGGIO CALABRIA. HO MEMORIA DI UNA CHIESA O BASILICA SCONSACRATA E IN RUDERI AL CUI INTERNO RICORDO SCHELETRI E OSSA A VISTA…PEZZI DI ANTICHE STATUE (UN PIEDE O UNA MANO) AFFIORARE INCASTRATE IN UN MURO DI CHIESA…LUOGHI CHE SPERO DI RIVEDERE….ALLA PROSSIMA QUINDI….LUIGI
Cosenza: la mia bella città. Parlarne per me è quasi superfluo, visto che là ho trascorso gli anni più belli e spensiearati, perciò il mio cuore è, e sarà sempre là.
Gli appunti di viaggio di Ida sono la conferma di ciò che Cosenza è: una città meridionale proiettata verso il futuro, nel pieno rispetto della sua antica storia.
I Brettii, Federico II di Svevia, lo Stupor Mundi, il suo castello, la consacrazione della cattedrale con il dono della stupenda stauroteca, i tanti palazzi nobiliari ubicati nel bel centro storico, fino ai giorni nostri: Corso Mazzini, un museo all’aperto unico, il MAB ed il ponte di S. Calatrava.
Che dire… Mi manca tanto Consentia, anche se ci torno spesso.