La Calabria abbandonata a sé stessa, privata di serie e importati infrastrutture da tanto tempo ormai che, a volerle creare adesso, diventa un’impresa quasi irrealizzabile: investimenti e redditi ridotti da tempo ormai a lumicino, nessun intervento serio di recupero o di nuova costruzione nel campo dei trasporti o della viabilità, che deve accontentarsi di residuali risorse per interventi su strutture fatiscenti, desuete e fuori tempo, tanto da considerare un successo il ridurre la distanza tra Reggio Calabria e Cosenza di 30 minuti, a fronte di un tempo di percorrenza comunque estenuante, in un Paese in cui il Ponte di Genova viene ricostruito “rapidamente e senza mai fermarsi neppure in tempi di Coronavirus” in soli 12 mesi!… CONTINUA A LEGGERE SU CALABRIADIRETTANEWS