Arriva a Cosenza il piccolo Ginko, figlio dell’albero sopravvissuto alla bomba di Hiroshima. Si narra che il 6 agosto del 1945 il grande albero di Ginkgo abbia impedito la distruzione completa del tempio di Teramachi in cui persero la vita il capo sacerdote e tre membri della sua famiglia. L’albero stesso bruciò, ma diversi anni dopo nacquero dei germogli. Nel 1994 il tempio è stato ricostruito e ad oggi l’albero di Ginkgo è ancora in piedi. Oltre 160 alberi di più di 30 specie, situati nel raggio di due chilometri dall’epicentro della bomba atomica, sono stati ufficialmente registrati come hibakujumoku (dal giapponese, alberi bombardati). Curati con amore nel corso degli anni da autorità, botanici, gruppi di cittadini e singoli individui, ogni hibakujumoku viene identificato con una targhetta… CONTINUA A LEGGERE SU CALABRIADIRETTANEWS