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venerdì, Febbraio 21, 2025

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Alla Casa Circondariale di Castrovillari “Draghe e Principesse: viaggio nel mondo magico delle fiabe calabresi”

Il laboratorio, che partirà il 12 febbraio, ha l’obiettivo di creare una connessione
tra teatro e fiaba, promuovendo l’inclusione e la partecipazione all’interno del
carcere femminile. Gli enti coinvolti saranno Hermit Crab (VV), Associazione I
Frati (Ex Convento) di Belmonte Calabro (CS), Casa Circondariale di
Castrovillari, sostenuto con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese 

Castrovillari (CS) 10 febbraio 2025 – Offrire uno spazio di espressione,
crescita e riabilitazione attraverso il teatro, mettendo al centro la fiaba. E’ questo
l’obiettivo di “Draghe e Principesse: viaggio nel mondo magico delle fiabe
calabresi” progetto di pedagogia teatrale rivolto alle detenute della Casa
Circondariale di Castrovillari, che si svolgerà a partire dal 12 febbraio,
passando per la riscoperta di sogni e desideri, favorendo la socializzazione e il
benessere psico-fisico delle partecipanti.
Prendendo ispirazione dagli studi dello psicanalista Bruno Bettelheim, durante il
percorso le allieve saranno guidate alla scoperta delle fiabe di tradizione popolare
calabrese, partendo dalla raccolta dello studioso Letterio di Francia, in un
percorso di ricerca attraverso la scrittura scenica del corpo-voce. Dopo una prima
esplorazione, le fiabe che risulteranno più attrattive, sulla base del sentire
individuale e collettivo delle allieve, saranno indagate più approfonditamente, per
tracciare una mappatura emozionale, culturale ed evolutiva del gruppo di ricerca,
supportato dalle tecniche di pedagogia teatrale.

«Le attività del laboratorio seguiranno un approccio innovativo e
multidisciplinare, combinando diverse metodologie teatrali che passeranno
dall’analisi del testo, alla poetica del clown, al vocal coaching, al teatro
degli oggetti e teatro delle ombre. Le donne che parteciperanno si
scopriranno così autrici, costruttrici, attrici e spettatrici di una messa in
scena, attraverso le potenzialità espressive e le tecniche basilari del teatro.
Sviluppando in questo modo il proprio benessere psico-fisico per ridurre gli
episodi di stress, ansia e depressione, e apprendendo una corretta gestione delle
emozioni e del contenimento della reattività e degli impulsi» dichiarano Ester
Tatangelo e Stefano Cuzzocrea, pedagoghi del progetto.
Il ciclo di incontri terminerà con una dimostrazione di lavoro finale presso il
teatro della Casa Circondariale di Castrovillari, momento in cui le detenute
potranno condividere il loro percorso con il pubblico interno alla struttura.
Ma non saranno solo le detenute ad usufruire del progetto e dei suoi benefici, che si
estenderanno invece anche a tutta la comunità penitenziaria, tra operatori,

educatori e professionisti che interagiscono quotidianamente con le donne. Il teatro
diventa così un ponte tra quello che c’è all’interno e quello che si svolge all’esterno,
contribuendo a un cambiamento culturale e sociale che parte dal riconoscimento
del valore di ogni individuo, a dimostrazione che l’arte può portare speranza anche
in contesti difficili.
Il laboratorio è finanziato dall’8 per Mille della Chiesa Evangelica Valdese,
promosso dall’associazione Hermit Crab, in collaborazione con Associazione I
Frati (Ex Convento), e la Casa Circondariale

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