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giovedì, Marzo 13, 2025

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Gimbe: in Calabria mancano 66 medici di famiglia. La crisi dell’assistenza sanitaria e il futuro della medicina

La carenza di medici di medicina generale rappresenta una delle emergenze più gravi per il sistema sanitario nazionale. Il report della Fondazione GIMBE evidenzia come la Calabria, sebbene non ai livelli critici delle regioni settentrionali, soffra comunque di una mancanza significativa di medici di famiglia con 66 unità mancanti al primo gennaio 2024.

La regione caratterizzata da una popolazione in gran parte anziana e con un elevato tasso di cronicità risente particolarmente della carenza di medici di medicina generale. Questo fenomeno rischia di compromettere l’accesso alle cure per le fasce più vulnerabili con disagi soprattutto nelle aree rurali e periferiche.

La stima di 66 medici mancanti potrebbe sembrare limitata rispetto ad altre regioni come Lombardia con 1.525 mancanti o Veneto con 785 mancanti. Tuttavia in una realtà territoriale come quella calabrese caratterizzata da una scarsa densità di servizi sanitari e da una difficile viabilità in molte zone anche una carenza relativamente contenuta può avere un impatto sproporzionato.

Le ragioni dietro questa carenza sono molteplici tra le principali pensionamenti senza ricambio generazionale adeguato scarsa attrattività della professione di medico di famiglia dovuta a compensi non competitivi e carichi di lavoro elevati borse di studio insufficienti per la formazione di nuovi medici difficoltà logistiche e organizzative per l’insediamento in zone periferiche.

L’impatto di questa carenza si traduce in liste d’attesa più lunghe difficoltà nell’accesso alle cure di base e aumento del ricorso ai pronto soccorso per problemi che potrebbero essere gestiti a livello territoriale. Gli anziani e i pazienti con malattie croniche che necessitano di un’assistenza continuativa sono i più penalizzati.

Secondo la Fondazione GIMBE affrontare questa crisi richiede incremento delle borse di studio per la medicina generale incentivi economici e logistici per i medici che scelgono di lavorare nelle aree disagiate revisione dei massimali di assistiti per medico potenziamento della medicina territoriale attraverso le Case di Comunità previste dal PNRR.

La Calabria come molte altre regioni italiane è a rischio di un progressivo impoverimento dell’assistenza sanitaria territoriale. La politica e le istituzioni devono intervenire con urgenza per garantire un’assistenza capillare ed equa soprattutto per le fasce più deboli della popolazione. Se non si invertirà la rotta il diritto alla salute rischia di diventare sempre più un privilegio anziché un diritto universale.

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