La tradizione attribuisce a San Francesco di Assisi il classico “Presepe Natalizio” realizzato da lui stesso per la prima volta il 25 dicembre 1223 a Greccio (località oggi in provincia di Rieti, nell’Appennino laziale). Poi c’è il cosiddetto “Presepe Pasquale” che da tempo immemorabile viene incentrato sulla passione di Gesù Cristo, di cui la Via Crucis occupa il posto più importante, pure perché è rappresentata (con dipinti o piccole sculture) in modo permanente alle pareti di tutte le chiese con le sue quattordici stazioni. Ovviamente, sia quello natalizio che quello pasquale sono anche “Presepi viventi” di grande suggestione e particolare carica religiosa ed emotiva, molto bene rappresentati in ogni parte del mondo. Adesso c’è pure “il Presepe di Tutti i Santi” o più semplicemente detto “il presepe dei Santi”, “inventato” qualche giorno fa dall’insegnante in pensione Luisetta Caporale, da una vita educatrice parrocchiale in Badolato Marina (CZ).
Questo di Tutti i Santi è un Presepe molto semplice, almeno nella sua prima realizzazione, poiché si tratta si esporre su un tavolo (accanto ad un lumino come simbolo di luce e faro spirituale) tutte le statuine e le immaginette di Santi che si hanno in casa e verso cui solitamente si nutre una particolare devozione. Ovviamente la parte centrale di tale “Presepe dei Santi” è riservata a Gesù e alla Madonna. Da Milano è giunta già la foto del “Presepe dei Santi” realizzato dalla scrittrice Giulia Scerra, allieva della Caporale… CONTINUA A LEGGERE SU CALABRIADIRETTANEWS