Il cambio sarà applicato nella gran parte delle diocesi, ma i ritardatari potranno comunque adottare le nuove preghiere entro la prossima Pasqua. Il fatto è che la maggior parte dei fedeli sarà impreparata, visto che a causa della pandemia da Coronavirus gli incontri in parrocchia sono ridottissimi ed è difficile arrivare a una comunicazione capillare. Dal 29 la preghiera più conosciuta e usata dei cattolici dovrà cambiare: il “non c’indurre in tentazione” diventerà tassativamente “non abbandonarci alla tentazione”. La nuova traduzione dal testo originale in greco antico – caldeggiata da Papa Francesco – è già stata adottata anche da altre conferenze episcopali nelle loro rispettive lingue… CONTINUA A LEGGERE SU CALABRIADIRETTANEWS
La Santa Messa cambia dal 29 novembre: nuovo Padre nostro e invocazioni
