Si è tenuto presso l’Auditorium Antonio Guarasci del ”Liceo Classico Bernardino Telesio” di Cosenza il corso di formazione rivolto a cuochi professionisti e studenti degli istituti alberghieri della Calabria, tenuto dal maestro di cucina Lorenzo Alessio sul tema “La linea MI al servizio della ristorazione contemporanea”.
Patrocinato dalla Provincia di Cosenza, l’interessante evento dimostrativo è stato promosso dalla Federazione Italiana Cuochi e organizzato dall’Unione Regionale Cuochi Calabria in collaborazione con l’Istituto Alberghiero “Mancini-Tommasi” di Cosenza, CNA Cosenza e Coldiretti.
All’iniziativa hanno aderito le associazioni provinciali dei Cuochi Reggini, dei Cuochi Catanzaresi e Vibonesi, di San Giovanni in Fiore e Crotone, presenti all’evento formativo anche per porgere il proprio saluto al presidente nazionale della FIC, Rocco Pozzulo, giunto appositamente a Cosenza per sostenere l’iniziativa e per dare un segnale di attenzione ad un comparto che sta da un paio d’anni sta soffrendo un periodo di crisi dettato dai costi gestionali diventati insostenibili e dalla scarsità di personale per le cucine e la sala.
Lo chef Lorenzo Alessio, calabrese di nascita, portabandiera della gastronomia italiana sul territorio nazionale ed estero, famoso per i riconoscimenti ricevuti e i tanti successi riscossi, ma soprattutto per essere il Team Coach Bocuse d’Or Italy Academy, il più importante concorso di cucina al mondo, ha illustrato ai tantissimi presenti le tecniche di utilizzo e i vantaggi dell’uso di prodotti naturali e polivalenti, frutto del lavoro di ricerca e innovazione dei laboratori della FIC.
L’appuntamento rientra nel percorso nazionale di formazione messo a disposizione degli associati per apprendere nuove conoscenze e per imparare ad utilizzare tecniche innovative per la trasformazione e la cottura degli alimenti.
“L’aggiornamento permanente è una necessità importante per ogni vero professionista della cucina – dichiarano i vertici della Federazione Italiana Cuochi – che non voglia fornire risposte vaghe o inappropriate ai temi dell’innovazione. Dopo la doverosa tutela per la salute del consumatore e le risposte più adeguate e responsabili ai nuovi stili alimentari, la crescente competenza del cuoco resta la carta vincente per differenziare sul mercato il suo prodotto da quello standardizzato dell’industria alimentare”.