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Poesie e canzoni di lotta, amore e libertà: “Eravamo comunisti” il libro di Vincenzo Ursini

«Negli ultimi mesi ho sentito il bisogno di tornare alla poesia dopo quasi mezzo secolo, rielaborando alcuni testi degli anni Settanta/Ottanta e partecipando a importanti concorsi letterari, vincendo subito alcuni premi. È, questo, il motivo della mia decisione di selezionare e pubblicare varie poesie di quel periodo che reputo ancora attuali per i messaggi che trasmettono». È ciò che scrive Vincenzo Ursini in merito al suo volume “Eravamo comunisti: poesie e canzoni di lotta, amore e libertà”, pubblicato nei giorni scorsi dall’associazione culturale “Nuova Accademia dei Bronzi” volume già in vendita su Amazon-libri e acquistabile anche con la carta del docente che con il bonus cultura 18appCONTINUA A LEGGERE LA NOTIZIA SU CALABRIADIRETTANEWS

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1 commento

  1. Un libro assolutamente da leggere dove riesci a comprendere che la realtà della vita la puoi scoprire anche così, in un acciottolato di versi penetranti ed intimi, modulati sulle più intime emozioni del cuore. Versi e liriche scaturiti dalla feconda commistione tra un lirismo puro e ricercato e la malinconia dei ricordi legati ad un tempo magico come può essere quello della gioventù, ribelle e pronta a difendere e perseguire i propri ideali. Il poeta con passaggi delicati e con i toni vibranti e melici delle sue opere ( in particolar modo con le canzoni ), ci offre la giusta chiave di lettura per penetrare le inquietudini di un periodo in cui i giovani avvertono l’esigenza di cambiare il mondo lottando contro le aporie e le contraddizioni di una società liquida ed ingiusta Tuttavia ciò che rende unico questo libro non è solo il riverbero di un passato che ha comunque inciso sull’oggi ma la forza maliosa e incantatrice dei ricordi che diventano sostrato, viatico per un viaggio intimo, permeante, alla ricerca di se stesso…. Un viaggio, quello dei ricordi del Nostro, che somiglia ad una discesa negli inferi, una Catabasi, come direbbero gli antichi greci ovvero, una nuda recrudescenza del suo vissuto, spesso dal sapore amaro, che si frantuma in mille pezzi per poi ricomporsi in una nuova genesi che diventa così, Anabasi, salita verso una rinnovata e rigenerante consapevolezza…. E nascono così liriche avvincenti, evocative, metafore lucide e penetranti che regalano sprazzi di luce ed emozioni profonde. Il cuore del poeta pulsa tra le sacche dell’amore e le vicissitudini della sua amata terra, a cui regala le note più alte del suo canto, una terra ancora crocifissa al palo delle sue ataviche contraddizioni, tra il richiamo irresistibile di una natura incantata e la maledizione di quelle mani sacrileghe dalle quali ancora è difficile redimersi. Alti, sublimi ed euritmici i versi dedicati al padre, ferite che stillano affetto, evocano atmosfere in cui il cuore e la ragione si flettono sui sentimenti e deflagrano nel profondo lasciando il calco di quelle norme di vita, quell’ethos morale che ha segnato l’abbrivio di una condotta di vita esemplare. Un libro in cui il poeta diventa fine cesellatore della parola che riveste della sua intimità per svelare la sua anima di creatura di pace e di grande umanità. Un libro toccante, ricco di rara ed elegante poesia, dai toni garbati e ricercati che acclarano il suo universo emozionale. Non da meno i testi delle sue canzoni, specchio di una realtà che ancora oggi deve fare i conti con se stessa. Per Vincenzo Ursini la poesia è un crogiolo di emozioni e le sue sono emozioni che scrollano la polvere dal cuore.
    ( Francesca Misasi)

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