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giovedì, Marzo 13, 2025

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Povertà energetica in Calabria: tra difficoltà economiche e produzione di energia

La povertà energetica continua a rappresentare una sfida significativa per la Calabria, una delle regioni italiane più colpite dal fenomeno. Secondo il Rapporto 2023 dell’Osservatorio Italiano sulla Povertà Energetica (OIPE), la percentuale di famiglie calabresi in difficoltà nel sostenere le spese per l’energia è tra le più alte d’Italia, con un aumento preoccupante rispetto agli anni precedenti.

Dati allarmanti per la Calabria

Dal rapporto emerge che nel 2021 il 16,7% delle famiglie calabresi si trovava in condizioni di povertà energetica. Questo valore, già superiore alla media nazionale dell’8,5%, è ulteriormente cresciuto nel 2023, avvicinandosi al 19,1%, quasi il doppio rispetto al dato italiano. La Calabria si colloca tra le regioni con il maggiore incremento del fenomeno, insieme a Puglia e Molise. Il problema è particolarmente diffuso nelle aree interne e nei piccoli centri, dove le infrastrutture energetiche sono meno sviluppate e i costi per il riscaldamento e l’elettricità risultano più gravosi.

Un paradosso energetico: la produzione locale

Un aspetto paradossale della situazione calabrese è che la regione ospita diverse società di produzione di energia elettrica, che sfruttano le risorse naturali del territorio per generare elettricità, spesso destinata ad altre aree d’Italia. Tra queste, spiccano impianti eolici, idroelettrici e fotovoltaici che, in teoria, potrebbero contribuire a ridurre la dipendenza energetica della regione e migliorare le condizioni dei cittadini. Tuttavia, la ricaduta diretta sui residenti è minima, e le famiglie continuano a pagare bollette elevate, senza benefici concreti dall’energia prodotta sul proprio territorio.

Il caso Crotonei vs A2A: una battaglia per l’energia

Uno dei casi più emblematici di questa contraddizione è quello del comune di Crotonei (KR) contro A2A, la multinazionale dell’energia che gestisce le dighe sul fiume Neto. Il piccolo comune calabrese da anni combatte per ottenere compensazioni economiche e benefici diretti dall’energia idroelettrica prodotta nel suo territorio.Il sindaco e i cittadini chiedono che una quota dell’energia generata rimanga a disposizione del territorio per ridurre i costi per le famiglie locali, oppure che vengano riconosciuti incentivi economici alla comunità. Questo caso è diventato simbolico di una battaglia più ampia per il diritto all’energia equa e accessibile nelle regioni produttrici.

Cause e impatti della povertà energetica

Tra se i principali fattori che contribuiscono alla diffusione della povertà energetica in Calabria ci sono:Redditi bassi e alta disoccupazione: molte famiglie faticano a coprire le spese essenziali.Condizioni abitative inadeguate: abitazioni poco efficienti dal punto di vista energetico comportano un maggiore consumo di energia.Aumento dei prezzi dell’energia: il rialzo delle bollette, soprattutto tra il 2021 e il 2022, ha aggravato la situazione.Gli effetti della povertà energetica sono molteplici e riguardano non solo il disagio economico, ma anche la salute e il benessere delle persone, con una maggiore esposizione a malattie legate al freddo o alla scarsa ventilazione. Inoltre, il problema incide negativamente sullo sviluppo economico della regione, limitando la capacità delle famiglie di investire in miglioramenti energetici.

Le misure adottate e le prospettive future

Il governo ha stanziato 75,6 miliardi di euro tra il 2021 e il 2022 per contrastare il caro-energia, di cui 17,3 miliardi destinati alle famiglie. Tuttavia, secondo il rapporto OIPE, queste misure hanno solo contenuto l’aumento della povertà energetica, senza eliminarla.Tra le soluzioni proposte per il futuro, il rapporto sottolinea l’importanza di politiche di efficienza energetica e comunità energetiche rinnovabili (CER). In Calabria, l’adozione di modelli di produzione e condivisione dell’energia basati sulle rinnovabili potrebbe rappresentare una strategia efficace per ridurre la dipendenza dalle fonti fossili e abbattere i costi per le famiglie più vulnerabili.

La Calabria si trova di fronte a una crisi energetica e sociale che necessita di interventi strutturali e mirati. Migliorare l’efficienza energetica delle abitazioni, incentivare le comunità energetiche e rafforzare il sostegno economico alle famiglie in difficoltà sono passi fondamentali per affrontare la crescente povertà energetica nella regione. Inoltre, è necessario rivedere il rapporto tra le società di produzione energetica e le comunità locali, affinché l’energia prodotta in Calabria possa realmente giovare ai suoi cittadini.

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