Bentornati a tutti o miei lettori, oggi è “il Carbonara Day” ed io non potevo non proporvi la mia rivisitazione della carbonara.
La differenza principale rispetto alla versione tradizionale consiste nella modalità di cottura e nel fatto che noi la faremo risottata. Questa modalità di cottura viene usata molto per la pasta trafilata al bronzo ed è caratterizzata dall’aggiunta dell’acqua frizzante e non dall’uso dell’albume.
– Ingredienti per 4 persone:
– 320 grammi di spaghetti alla chitarra trafilati al bronzo;
– 50 grammi di pecorino romano;
-50 grammi di parmigiano reggiano;
– 4 tuorli d’uovo;
– 30 cl di acqua frizzante;
– 100 grammi di lardo di suino nero calabrese;
– Sale e pepe nero a grani quanto basta
PREPARAZIONE:
Prendiamo una pentola e cuociamo in abbondante acqua salata i nostri spaghetti per circa 2/3 minuti. Nel frattempo prendiamo un padella antiaderente e facciamo sudare il nostro lardo di suino nero di Calabria, facendolo dorare per bene, poi scoliamolo e mettendolo in una ciotola a parte. In un’altra ciotola mettiamo solo il tuorlo dell’uovo e aggiungiamo il pecorino, il parmigiano reggiano, un po di pepe nero e l’acqua frizzante. Aiutandoci con una frusta amalgamiamo bene il tutto per creare un composto compatto. Scoliamo la pasta ancora dura e la aggiungiamo alla padella antiaderente in cui avevamo cotto il suino nero ed abbiamo lasciato il grasso sciolto. Aggiungiamo del pepe macinato al momento. Saltiamo per bene gli spaghetti aggiungendo poco a poco l’acqua di cottura della pasta, l’amido aiuterà a creare una crema molto gustosa. Quando gli spaghetti saranno al dente aggiungiamo prima il lardo e poi la crema che avevamo preparato con le uova; saltiamo il tutto e amalgamiamo per bene.
Se decidete di farla mi raccomando poi fatemi sapere come vi è venuta la ricetta sulla mia pagina Facebook personale Piero Cantore oppure sulla pagina Calabria 2.0.
Al prossimo giovedì con un mio nuovo articolo tutto da gustare e ricordate sempre con l’abbinamento giusto, il gusto ci guadagna parola del “Sommelier del Cibo”.
A cura di: Il Gastronomo con il Baffo, Piero Cantore