Erano le ore 18.05 di martedì 9 agosto quando si scatenava un vero e proprio tafferuglio presso il Comando della Polizia Locale in piazza Valarioti a Rosarno (RC).
Più che tafferuglio una vera e propria aggressione gratuita a danno del Maggiore Domenico Martino, che a seguito di una discussione per il banale ritiro di un documento riceve colpi violenti senza alcuna ragione e giustificazione da parte di un cittadino alquanto malintenzionato.
Il Maggiore ne esce con una prognosi di 7 giorni dalle prime cure ricevute presso l’ospedale di Polistena, e soprattutto con una reazione psicologica oltreché di delusione soprattutto di forte amarezza, tanto che lo porta immediatamente così a dichiarare “…Pur essendo io una persona molto forte, quest’episodio mi ha un po’ scosso. Mi turba soprattutto il fatto che, dopo 5 anni di attività durante i quali mi sono dedicato anima e corpo al servizio della città di Rosarno…omissis… la popolazione ancora non riconosce il lavoro svolto ma il fatto che, per loro, sono uno che rompe solo le scatole. Segno di una realtà e di una mentalità davvero complicata. “
Inutile tacere che, come ormai avviene da anni, l’informazione e soprattutto, e quasi esclusivamente, la deformazione della prima diventano materiale di scambio sui social, cassa di risonanza di attacchi e insulti all’aggredito.
Tuttavia è pur vero che nello stesso momento in cui il Maggiore era oggetto di aggressione di un solo cittadino infuriato, contestualmente, e senza indugio o altra preoccupazione, altri cittadini chiamavano Carabinieri e Polizia, affinché intervenissero immediatamente sul posto a placare gli animi ed evitare il peggio.
Come sempre si rischia di generalizzare in maniera estrema solo perché fanno più cronaca gli attacchi che gli atteggiamenti civili e di rispetto nei confronti delle Autorità.
La cittadinanza si dissocia dalle reazioni sociali e manifesta solidarietà al Maggiore in comando della Polizia locale rosarnese.
Caterina Restuccia