«Non si può pensare che stragi come quella consumatasi nelle acque delle Jonio crotonese o che, in generale, il flusso migratorio già registrato in questi primi mesi del 2023 con oltre 20 mila arrivi (più del triplo di quelli registrati nello stesso periodo del 2022 e 323 morti e dispersi lungo la rotta del Mediterraneo centrale) possano essere affrontati da territori come i nostri, già carenti da ogni punto di vista, di uomini, risorse e mezzi… CONTINUA A LEGGERE LA NOTIZIA SU CALABRIADIRETTANEWS